Camere di shock termico: ecco le principali differenze tra quelle aria-aria e liquido-liquido

Le camere per shock termico sono macchinari concepiti e realizzati per effettuare una serie di test, sulle capacità di adattamento dei materiali. Spesso sono utilizzate per confermare le caratteristiche e la resistenza di un prodotto semplice o composto (con componenti elettrici, meccanici, particolari) che ha la necessità di essere commercializzato in un Paese differente da quello di realizzazione.

Ad esempio, se un prodotto viene realizzato in uno Stato con poca umidità e temperature alte, ma viene commercializzato in una zona con alta umidità ed oscillazioni di temperatura elevata – questo deve essere in grado di non perdere la sua integrità e continuare nel suo funzionamento.

camere per shock termicoLe camere per shock termico si differenziano in due modelli principali, ovvero aria – aria e liquido – liquido, ognuna delle quali con differenze sostanziali di funzionamento. Sul sito della GEASS potete trovare alcuni esempi a marchio Espec.

 

 

Camere per shock termico aria – aria

Le camere shock termico aria – aria permettono di effettuare i vari test in vani singoli, dove sono presenti appositi sensori  i cui algoritmi gestiscono le fasi di preriscaldamento e preraffreddamento della camera stessa.

La loro caratteristica principale è quella di evitare la formazione del ghiaccio, grazie alla completa assenza di penetrazione d’aria che potrebbe avvenire dall’esterno – compromettendo quindi l’esito di tutto il test del prodotto. Sono computerizzate e possiedono sensori di controllo avanzato che vengono posizionati sul prodotto, al fine di poter ottenere precisione massima del test che si sta effettuando. All’interno del vano – in linea generale – il prodotto passa ogni dieci secondi da una zona con aria fredda ad una con aria calda, sollecitandolo continuamente e verificando il suo grado di resistenza.

E’ bene evidenziare che si tratta di temperature molto basse e molto alte, con oscillazioni differenti il cui range varia da macchinario a macchinario.

 

Camere per shock termico liquido – liquido

Queste camere effettuano uno shock termico molto più elevato delle precedenti, riuscendo a raggiungere l’obiettivo finale in molto meno tempo. Possiedono una tecnologia particolare che consente il recupero della condensa dei liquidi e – di conseguenza – una riduzione dei costi operativi.

Il passaggio che viene fatto da liquido a liquido è molto rapido. Il prodotto viene messo in particolari condizioni estreme con un passaggio di temperatura da molto bassa a molto alta: questo consente – in poco tempo – di constatare se lo stesso sia in grado di sopportare variazioni così estreme, senza subire alcuna tipologia di danno o deformazione.