Cessione del Quinto Svantaggi e Opinioni

Sempre più persone in questo periodo di crisi ed incertezze sono alla ricerca di una soluzione efficace per la loro necessità di liquidità. e molto di queste hanno trovato un ottimo compromesso con il prestito con la cessione del quinto dello stipendio.

La cessione del quinto è un tipo di finanziamento ottenibile in maniera piuttosto semplice da tutti i dipendenti, in particolar modo dai dipendenti statali.

Il prestito viene rimborsato mediante prelievo diretto dalla busta paga del contraente e il garante del prestito è lo stesso datore di lavoro: proprio questa impostazione del prestito, fa si che sia molto gradito agli istituti bancari e, di conseguenza, che sia molto facile da ottenere in confronto con altre tipologie di prestito.

Nonostante ciò, però, gli interessi bancari sono comunque equiparabili a quelli di altri tipi di prestiti.

Anzi, spesso è possibile che i contratti di stipula del prestito presentino delle insidie tali da portare il tasso reale applicato oltre il cosiddetto tasso limite di usura.

Difatti, ogni anno molti contratti di prestito con la cessione del quinto dello stipendio finisco sulle scrivanie dell’Arbitro Bancario e Finanziario.

Nel 2015 per più del 50% dei prestiti con cessione del quinto è stato presentata richiesta di analisi della liceità del contratto. Nel 2016 più del 70%.

Anche la Banca d’Italia è intervenuta a tal proposito e molto presto arriverà sicuramente un suo regolamento atto a disciplinare in maniera più approfondita questa tematica.

Uno dei “difetti di fabbrica” dell’istituto del prestito con la cessione del quinto dello stipendio è senza dubbio quello della polizza assicurativa necessaria alla stipula del contratto di prestito.

Con tale polizza assicurativa, l’istituto finanziario che concede il credito al richiedente assicurandosi contro la possibilità di un suo eventuale futuro licenziamento o nel caso della sua morte.

Queste polizze assicurative, alle volte, possono arrivare a costare una considerevole percentuale dell’importo del prestito stesso.

A titolo esemplificativo ma senza alcuna valenza formale, per un prestito di 20mila euro può essere richiesto di stipulare una polizza assicurativa pari a 5mila euro.

Come è chiaro, in un caso del genere il tasso di interesse reale del prestito, che è il costo che effettivamente il richiedente sostiene per l’ottenimento del credito, raggiunge un livello assolutamente maggiore rispetto a quello definito all’interno del contratto di stipula del prestito.

Su questo argomento vi è già una delibera emessa dalla Banca d’Italia ad ostacolare queste pratiche, quanto meno opinabili, poste in essere dagli istituti di credito.

In aggiunta, anche la Cassazione si è espressa in merito.

La sentenza sostiene che ogni costo accessorio legato all’emissione del prestito, vada computato nella determinazione del TAEG, ossia del tasso annuo effettivo globale del prestito.

Inoltre, la sentenza ha anche effetto retroattivo. Per cui, chiunque ha già sottoscritto un contratto di prestito con la cessione del quinto dello stipendio può verificare o far verificare la reale correttezza e applicazione delle leggi vigenti.

Un altro aspetto controverso riguarda l’estinzione anticipata del prestito e le ripercussioni di questa sulla polizza assicurativa.

Gran parte della giurisprudenza si è espressa sostenendo che la quota parte del premio non goduta andrebbe restituita al sottoscrittore della polizza, mentre, come è ovvio aspettarsi, le banche e gli altri istituti di credito abilitati all’emissione di prestiti con la cessione del quinto il più delle volte non ottemperano a tale dovere creando la basi per un contenzioso giuridico.

Infine, c’è da tener presente tutto quel “sottobosco oscuro” fatto di commissioni, fees e provvigioni che molto spesso non vengono conteggiati nella determinazione del tasso di interesse effettivamente applicato.

Un caso reale finito dinanzi all’arbitrato bancario vedeva costretto una persona a restituire circa 24.300€ a fronte della concessione di un prestito di meno di 10mila euro: in questi più di 24mila euro erano ricompresi circa 4mila euro di commissioni del cessionario, circa 1.500 euro di commissioni per l’intermediario finanziario e una polizza assicurativa di più di 2mila euro. Allucinante!
Per concludere, il prestito con la cessione del quinto è uno strumento che può essere molto utile per la famiglia media italiana.

E’ assolutamente importante però che il contratto sia fatto per bene e che rispetti tutte le previsioni di legge che lo Stato italiano ha posto in essere.
Nel caso di dubbi o inesperienza è sempre meglio rivolgersi ad uno specialista e farsi supportare lungo il procedimento di stipula del contratto.
Meglio spendere qualche soldo prima, che vedersi invischiati in situazioni burocratiche poco piacevoli e costose.