Prestiti Cambializzati non finalizzati

I prestiti Cambializzati sono definiti tali perchè possono essere rimborsati con l’utilizzo di cambiali mensili. Il prestito cambializzato è un prodotto non finalizzato, nel senso che l’ente che lo concede non chiede alcuna motivazione specifica per la sua erogazione.

Il prestito cambializzato può coprire agevolmente una somma che varia dai 2.500 ai 30000 euro circa, con concessioni specifiche che possono arrivare fino a 60.000 euro, e può essere richiesto in qualsiasi momento, anche direttamente online.

L’unico requisito, che poi è tipico di queste forme di finanziamenti è la presenza di un reddito dimostrabile, che può essere lo stipendio o anche una semplice pensione, per cui i principali fruitori di questo prestito sono i lavoratori, allo stesso modo dipendenti o autonomi.

Sullo stipendio o sulla pensione in oggetto è norma generale accettare fino al 50% di carico finanziario pre-esistente, in caso contrario è prevista la richiesta di una firma garante per ogni eventualità, possibilità utilizzata anche nel caso in cui un richiedente sia neoassunto.

A volte, in situazioni particolari, alcuni enti erogatori, a garanzia ulteriore, richiedono l’accessibilità al TRF (trattamento di fine rapporto), ovvero la somma accomulata durante il periodo lavorativo, presso la propria azienda. In questo caso l’ente erogatore può riservarsi il diritto di non concedere il prestito a protestati o cattivi pagatori.

Per sincerarsi della necessità di tale garanzia è possibile ricercare ulteriori informazioni online.

La somma richiesta, dopo le dovute procedure burocreatiche, viene erogata attraverso un assegno circolare spedito direttamente al domicilio del richiedente, oppure attraverso un bonifico verso il suo conto corrente.

Una volta ottenuto il prestito, il debitore può eseguire il suo rimborso a rate fisse e costanti mensili tramite il pagamento, presso qualsiasi banca, di una cambiale.

La cambiale è un titolo esecutivo, ossia una promessa di pagamento che in caso di mancato mantenimento, può dar luogo ad azioni giudiziarie sui beni personali. Tali beni saranno pignorati e trasformati all’occorrenza in denaro, in modo da coprire i mancati versamenti rateali.

L’istituto ove versare la cambiale è a scelta esclusiva di colui che ha richiesto il prestito e può essere senza alcun problema anche una banca diversa da quella di cui egli è già cliente o dove ha il conto corrente.

I tempi per il rimborso vengono concordati in sede di richiesta e solitamente vanno dai 12 ai 120 mesi, in base soprattutto all’importo chiesto in prestito e alpiano di ammortamento deciso in sede di preventivo.

Nel complesso il vantaggio di ottenere un prestito cambializzato sta nella possibilità di avere una maggiore elasticità nel ridurre l’importo delle rate (in caso di momentanea difficoltà) grazie al rinnovo delle cambiali da parte della società che eroga il finanziamento. Questo rinnovo, permette di allungare, in caso di necessità,  il prestito con un conseguente e sensibile incremento degli interessi totali.